L'occasione
per tornare a Milano fu l'Esposizione Internazionale del Sempione del
1906. I Lumiere avevano appena brevettato l'Autochrome e chiesero ad
André di tornare in Italia per mostrare la novità che stavano
mettendo in commercio. L'esposizione venne inaugurata il 28 aprile e
fino all'11 novembre, quando l'evento chiuse i battenti, il fotografo
visse a Milano nella sua stanza all'albergo del Pozzo che già aveva
apprezzato nel suo precedente soggiorno. Ogni mattina da via Torino
raggiungeva con il tram il Parco Sempione dove si trovava l'ingresso
principale all'Esposizione. Percorso un piccolo tratto all'interno
del parco arrivava alla stazione ferroviaria dove un trenino
elettrico con quattro carrozze che viaggiava su un viadotto in legno
lo conduceva fino alla stazione dell'ex Piazza d'Armi dove si trovava
l'altra sede dell'Esposizione. Qui, di fronte
al
grande faro costruito dalla filotecnica di Angelo Salmoiraghi per il
padiglione dei trasporti, si trovava il padiglione dell'Arte
Decorativa Francese dove i Lumiere avevano predisposto uno spazio
espositivo. Nonostante i numerosi impegni André, durante questo
lungo periodo trascorso in città, riuscì a realizzare diverse
fotografie con la sua fotocamera impressionando le nuove lastre a
colori per poi la sera svilupparle nel suo albergo. Fu un periodo
professionalmente importante che permise al fotografo di acquisire
una grande maestria tecnica nel realizzare queste prime fotografie a
colori.