mercoledì 26 settembre 2018

L'Esposizione Universale del Sempione


L'occasione per tornare a Milano fu l'Esposizione Internazionale del Sempione del 1906. I Lumiere avevano appena brevettato l'Autochrome e chiesero ad André di tornare in Italia per mostrare la novità che stavano mettendo in commercio. L'esposizione venne inaugurata il 28 aprile e fino all'11 novembre, quando l'evento chiuse i battenti, il fotografo visse a Milano nella sua stanza all'albergo del Pozzo che già aveva apprezzato nel suo precedente soggiorno. Ogni mattina da via Torino raggiungeva con il tram il Parco Sempione dove si trovava l'ingresso principale all'Esposizione. Percorso un piccolo tratto all'interno del parco arrivava alla stazione ferroviaria dove un trenino elettrico con quattro carrozze che viaggiava su un viadotto in legno lo conduceva fino alla stazione dell'ex Piazza d'Armi dove si trovava l'altra sede dell'Esposizione. Qui, di fronte
al grande faro costruito dalla filotecnica di Angelo Salmoiraghi per il padiglione dei trasporti, si trovava il padiglione dell'Arte Decorativa Francese dove i Lumiere avevano predisposto uno spazio espositivo. Nonostante i numerosi impegni André, durante questo lungo periodo trascorso in città, riuscì a realizzare diverse fotografie con la sua fotocamera impressionando le nuove lastre a colori per poi la sera svilupparle nel suo albergo. Fu un periodo professionalmente importante che permise al fotografo di acquisire una grande maestria tecnica nel realizzare queste prime fotografie a colori.




venerdì 21 settembre 2018

Il ritorno a Lione e l'autochrome

"Piove anche oggi! Torniamo a Lione.." Così André scrive sotto la foto di un brumista forse della carrozza che avrebbe ricondotto lui e Auguste a Lione. Tornati nella città francese continuarono a studiare la possibilità di realizzare delle fotografie a colori. Nel 1906 i Lumiere brevetteranno l'Autochrome e a partire dal 1907 vennero prodotte 6000 lastre al giorno per un totale di 50 milioni.I colori che apparivano sulla lastra erano ottenuti grazie a dei minuscoli granelli di fecola di patate colorati in verde, blu-violetto e arancione. Questi venivano stesi su un suppoto in vetro in modo che non si sovrapponessero ma fossero giustapposti. Gli interstizi venivano poi riempiti con nerofumo per poi stendere sul tutto un'emulsione fotografica in bianco e nero. Dopo essere stata esposta e sviluppata, ottenuto un negativo a colori, la lastra veniva sottoposta ad un procedimento di inversione per ottenere finalmente un'immagine positiva. L'immagine ottenuta, se osservata da vicino, appariva come un quadro puntinista per via dei granelli di fecola utilizzati.


lunedì 17 settembre 2018

L'albergo del Pozzo

André Leroi soggiornò a Milano presso l'albergo del Pozzo. In un antica stampa del 1730 dove viene raffigurato l'ingresso a Milano del Cardinale Carlo Gaetano Stampa possiamo notare come sorprendentemente assieme alle chiese e alle contrade sia segnalata proprio  l'Osteria del Pozzo. Prendeva il suo nome da uno dei pochi pozzi pubblici della città che si trovava in una piazzetta ora scomparsa che si trovava dietro San Sebastiano detta Cortesella. L'albergo si trovava in via delle Asole all'angolo con via Torino ed è rimasto aperto fino al 1918. Ha ospitato molti nomi illustri tra cui Carlo Goldoni, Giacomo Casanova, Stendhal e Sigmund Freud. Era uno dei pochi alberghi ad avere una camera oscura e un deposito speciale per le biciclette. In una pubblicità apparsa sulla rivista mensile del Touring Club Italiano si afferma che aveva "bagni e docce secondo le recenti prescrizioni igieniche". André per alloggiare spendeva circa 2,50 lire, circa 11 euro attuali...



mercoledì 12 settembre 2018

il "journal de voyage"

Nel suo "journal de voyage" André Leroi descrive il suo arrivo a Milano nell'albergo del Pozzo che si trovava in via delle Asole all'angolo con via Torino. 
 
Milano 24 marzo 1896


Dopo un viaggio interminabile siamo finalmente arrivati a Milano. L'albergo del Pozzo dove alloggiamo è fornito di tutte le comodità che un viaggiatore possa desiderare e i due fratelli Marini sono degli eccellenti ospiti. Ieri mi hanno portato in un locale adiacente alle cantine dove , come veniva descritto dalla guida, è allestita una camera oscura dove io e Auguste potremo sviluppare le nostre lastre. Purtroppo piove da tre giorni e non possiamo uscire con l'attrezzatura. Per fortuna ho portato con me le matite e qualche pennello e stamattina mi sono divertito a disegnare il cortile dell'albergo così come appare dalla mia camera usando per i chiaroscuri il color seppia. Il risultato non è affatto malvagio tenuto conto che è quasi dai tempi di Parigi che non prendo in mano una matita. Domani, se non piove, vorrei raggiungere il canale che cinge il centro storico della città e scattare qualche fotografia. Il proprietario dell'albergo mi ha detto che posso raggiungerlo percorrendo la via su cui s'affaccia l'albergo fino ad uno slargo chiamato Carrobbio. Da qui passata la contrada di San Simone dovremmo giungere ad una delle porte e al canale. Lascerò che sia Auguste a organizzare la proiezione di martedì e con la mia attrezzatura mi farò un bel giro in città a fare un po' di fotografie.



 

sabato 8 settembre 2018

La prima visita a Milano

Come avevamo già accennato André Leroi una volta tornato a Lione intraprese la carriera di fotografo. Quando i fratelli Lumière aprirono il loro studio si offrì loro come collaboratore e cominciò quindi a lavorare al laboratorio. Ben presto divenne grande amico di Auguste ed insieme intrapresero il primo viaggio a Milano in occasione della  proiezione al Circolo Fotografico di via Principe Umberto, oggi via Turati, di uno dei loro primi lavori. Scriverà il Corriere della Sera di quella serata:  il Cinematografo Lumiére, la nuova fotografia del movimento, è stato inaugurato al Circolo fotografico dinanzi a molte persone. Chi ha visto il Kinetoscopio Edison può farsi un’idea di ciò che sono queste nuove proiezioni fotografiche, le quali saranno ripetute in questi giorni al teatro Milanese. Sono quadri animati, riproduzioni vive di scene svariate. È la fotografia che si sostituisce all’occhio umano… Era la prima volta che André, che vediamo nella foto assieme ad Auguste Lumière e in compagnia femminile sul tetto del Duomo, visitava Milano e ne restò particolarmente colpito.





mercoledì 5 settembre 2018

I fratelli Lumière

A Lione André incontrò presto Antoine Lumière che assieme ai figli Auguste e Louis nel 1870 si era trasferito nella città dalla natia Besançon. Entrambe i figli si diplomarono alla scuola professionale, Auguste in chimica e Louis in fisica per poi entrare nel laboratorio paterno. Tra il 1885 e il 1912 i due fratelli depositarono ben 89 brevetti concernenti la fotografia. Con il loro apparecchio di ripresa e riproduzione della realtà in movimento, in seguito denominato Cinématographe, essi realizzarono il primo film "La sortie des usines Lumière". Nel 1904 i due fratelli brevettarono l'Autochrome, il primo processo di fotografia a colore che nel 1907 fu immesso sul mercato rimanendo in produzione fino al 1935. 

Le sciostre

Non è stato facile individuare il luogo dove è stato effettuato questo scatto. Il maggior numero di sciostre, ovvero di magazzini e depositi...